Wonder Esploratori all’ Eroica 2017
L’arrivo a Gaiole è sempre emozionante, avvicinandoti riconosci di essere sulla strada giusta quando intravedi i primi intrepidi pedalare e la folla che si avvicina per raggiungere il centro del paese. A guardarci intorno ci rediamo conto che esistono due mondi, quello eroico con le sue bici perfette, lucide, rimesse a nuovo, belle come un tempo e poi noi, quelle che le bici eroiche le usano, sono bici di 30 anni fa o più che hanno vissuto ed attraversato strade con noi e prima di noi.
Il mondo delle biciclette è amato da molti, lo dimostrano gli oltre 8000 partecipanti alla manifestazione, i curiosi armati di macchine foto e droni e gli appassionati, quelli che incontriamo spesso sulle nostre strade.
Le colline del Chianti hanno strade bellissime, sia bianche che asfaltate, si sale e si scende da un colle al altro senza continuità, tra vigneti e campi coltivati, a volte boschi come quando Sabato raggiungiamo Monte Luco, uno dei monti senesi, non lontano da Gaiole. Il verde con un piccolo accenno di arancio segna l’arrivo dell’autunno, il tempo è bello, il sole caldo. Dopo una quarantina di km torniamo a Gaiole per la visita al mercatino eroico. Vorremo comprare tutto quello che vediamo, bici bellissime, borracce in alluminio, corone lavorate a mano, maglie di lana con sponsor sconosciuti, ma probabilmente famosi al tempo e poi i formaggi ed i piatti tipici, la degustazione del Chianti Classico. La festa del Eroica ci assomiglia molto, l’abbinamento bici e prodotti tipici locali, il bello di unire una pedalata ad un assaggio di vini, insomma un vero #CycloWine!
Ma la vera giornata Eroica è la Domenica, questa volta ancora più eroica perché per metà del percorso la pioggia l’ha fatta da padrona. C’è un eroica per tutti, da quella classica semplice con il percorso di 46Km a la più impegnativa per veri professionisti da 209Km, l’importante come sempre è saper misurare la propria preparazione per potersi godere il percorso. Quest’anno abbiamo scelto il percorso moderato da 75Km. Affrontiamo il primo dislivello importante sulla salita del Broglio che dopo alcuni tornanti stretti ci porta su una strada dalla quale possiamo osservare a perdita d’occhio il susseguirsi delle colline, un sali e scendi mozzafiato.
Raggiungiamo il primo ristoro a Radda in Chianti, un borgo davvero ben conservato oltre che un crocevia di strade da percorrere in bici. Da qui dopo aver fatto carica di pane vino e zucchero, procediamo lungo il percorso, prima su una strada provinciale e poi nuovamente su una strada bianca, questa volta molto impegnativa, la famigerata salita della Volpaia. Alcuni rinunciano e spingono la bici scoraggiati dal fango scivoloso e dalla pendenza, ma noi da vere eroiche non molliamo, raggiungiamo la vetta ed un nuovo punto ristoro per agguantare un meritato piatto di ribollita. Ripartiamo per l’ultimo tratto, una discesa impegnativa e poi ancora sali e scendi ma questa volta su delle provinciali asfaltate, al arrivo molte persone applaudono urlano “brave” a gran voce, diciamocelo, le donne nel ciclismo sono ancora cosa rara!